Emilio Isgrò a Milano, al Portello: “Grande cancellatura per Giovanni Testori”
Milano vede accrescersi il suo patrimonio di opere d’arte a significante rapporto con il territorio con una monumentale “cancellatura” di Emilio Isgrò.
Il testo “cancellato” è tratto dalla raccolta “Il ponte della Ghisolfa” di Giovanni Testori, autore lontano anni luce, come scrive l’artista, dal suo pensiero sull’arte, ma che a lui è stato molto vicino e con il quale ha avuto una lunga frequentazione amicale. Infatti a prescindere dalle divergenze sull’arte, i due si riconoscevano come “artisti e basta”, lontani dal cosiddetto mondo dell’arte e dai vari personaggi che lo popolano a sproposito.
Ma la scelta del testo non ha nulla ovviamente a che vedere con l’amicizia. Si trattava, scrive Isgrò, di mettere in relazione l’opera con un luogo popolare come il Portello, vicino proprio al Ponte della Ghisolfa, e dunque con la milanesità vera che Testori ha “cantata” e scovata nella periferia della città e nei suoi drammatici personaggi.