Dall’”Iris tingitana”, (una specie particolare di iris che cresce nei dintorni di Tangeri sempre pi๠rara per la rovina della costa causata dal boom turistico) che abbiamo conosciuto alla Biennale di Venezia di qualche edizione fa; alla sua guida botanica "per governanti e giardinieri"; alla ristrutturazione e trasformazione in un vero e proprio centro culturale e di aggregazione di uno storico cinema al “Gran socco” di Tangeri; e ora alla mostra che apre il 20/9 al MACRO di Roma. Yto Barrada, tingitana come l’iris, fa parte di quella generazione di artisti per i quali l’arte è tale solo se include: gente, natura, periferie; e che è fatta di piccole cose, di ricordi, di storie familiari e popolari, di tanti momenti che sono necessari all’uomo per essere tale. Sono le idee che hanno costituito il fulcro di dOCUMENTA (13), manifestazione che vogliamo qui ricordare sia per assonanza sia perché proprio ieri, 16 settembre, ha terminato i suoi “100 giorni” di questa storica edizione.