«Nuovo Futurismo», Renato Barilli rende omaggio a Luciano Inga Pin
Non si trattò di una nascita ma, piuttosto, di una prosecuzione, quella del Nuovo Futurismo. Gli stessi «padri», del resto, Luciano Inga Pin e
Renato Barilli, se ne rimpallarono continuamente l'origine.
Inga Pin (qui un testo del 1985) la attribuì a Francesca Alinovi.
Barilli (Nuovi Futuristi, nipotini di Balla e Depero) la ricavò da ciò che rimase dopo la rinuncia di Germano Celant ad indagare il filone, optando per l'altro ramo del postfuturismo che fu l'Arte povera.
In sostanza, il Nuovo Futurismo è stato ed è, come è normale che sia, la prosecuzione della ricerca conoscitiva iniziata con la seconda rivoluzione industriale dei primi del novecento, quando gli effetti della modernità si diffusero nella società e furono di uso comune.
Fu una
pop art antelitteram il Futurismo: commistione di generi, libero uso dei materiali, riferimento diretto alle novità scientifiche applicate come la locomotiva e l'aereo connesse al loro significato metaforico, quello della velocità .
All'interno di questa metafora anche gli strumenti della comunicazione, altra novità del futurismo.
Il Nuovo Futurismo non è altro che verificare, in questo inizio secolo quasi uguale a quello scorso, che la ricerca dell'arte è sempre la stessa fatta anche di ripetizioni del tipo «giorno della marmotta» anche se a cadenza di un secolo.
La mostra sui Nuovi Futuristi che ci offre la Fondazione Bandera, dedicata a Luciano Inga Pin, scomparso poco pi๠di un anno fa, e curata da Renato Barilli, ha il merito, dunque, di farci riflettere su questo momento storico e di far scattare un allarme affinché non ci ritroviamo a ripetere gli errori - e gli orrori - del secolo scorso.
La speranza che ciò si possa fare è data dalla levità e dalla leggerezza, dall'ironia e dal gioco, dai messaggi-non messaggi addirittura scritti ma non leggibili (come fa, non a caso, l'unica donna del gruppo, Clara Bonfiglio) elementi che ci ricordano la nuova estetica diffusa alla Calvino quella della interrelazione delle sensibilità che si pongono tutte sullo stesso piano.
Il Nuovo Futurismo (Omaggio a Luciano Inga Pin) è un omaggio al gallerista che nei primi anni Ottanta catalizzò un gruppo di artisti attorno alla galleria milanese Il Diagramma. E che, con Barilli, tra la fine del 1983 e l'inizio del 1984, diede vita al gruppo del Nuovo Futurismo.
Renato Barilli a distanza di oltre 20 anni, ha nuovamente riunito a Busto Arsizio il gruppo per raccontarne e attualizzzarne la poetica.
In mostra le opere di:
Gianantonio Abate
Clara Bonfiglio
Dario Brevi
Gianni Cella
Andrea Crosa
Innocente
Marco Lodola
Battista Luraschi
Luciano Palmieri
Plumcake
Umberto Postal
Il Nuovo Futurismo (Omaggio a Luciano Inga Pin)
a cura di Renato Barilli
Dal 24 aprile al 30 maggio 2010
Fondazione Bandera per l'Arte
Busto Arsizio, via Andrea Costa 29a
Info: tel. 0331/322311 - info@fondazionebandera.it
www.fondazionebandera.it